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Quale deumidificatore per quale scopo? Trotec vi dà il giusto consiglio!
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Scelta del deumidificatore

Quale procedimento di deumidificazione dell’aria per quale scopo?

Fattore di scelta: temperatura ambientale

Fattore di scelta: temperatura ambientale

La temperatura dell’aria media nell’ambiente da mantenere asciutto è il criterio determinante per la scelta del deumidificatore più adeguato.

La potenza sotto gli 8 gradi

Nelle cantine non riscaldate, nelle case vacanza o in locali più freddi durante l’inverno con una temperatura ambientale inferiore agli 8 °C, si consiglia l’utilizzo di deumidificatori ad adsorbimento. in grado di mantenere asciutti a lungo e in modo efficace anche ambienti con temperature basse.

Anche in presenza di temperature a volte più elevate fino a 12 °C questi dispositivi svolgono un ottimo lavoro; con temperature superiori ai 12 °C il bilancio energetico di questi dispositivi peggiora risultando insostenibile ai fini di un impiego ragionevole sul piano economico.

Tuttofare da 5 a 35 °C

A partire dagli 8 °C di temperatura media si consigliano per la deumidificazione fondamentalmente gli essiccatori a freddo.

Se le temperature durante i mesi invernali si abbassano continuamente al di sotto dei 15 °C, è necessario ricorrere senza ombra di dubbio a un dispositivo con sbrinamento a gas caldo.

Questi tuttofare possono essere impiegati in un intervallo di temperatura molto ampio, mentre gli essiccatori a freddo che si avvalgono di un sistema di sbrinamento con circolazione dell’aria dovrebbero essere applicati per la deumidificazione a partire da temperature medie superiori ai 15 °C – vedi anche capitolo 2 – «Limiti di impiego dei processi legati al clima dell’ambiente».

Fattore di scelta:
costi operativi

Se si osserva il rapporto costi-benefici e la potenza di deumidificazione in relazione al consumo energetico, il deumidificatore a condensazione azionato a compressore in quasi tutti gli ambiti di applicazione distacca chiaramente la concorrenza.

I deumidificatori a condensazione di Peltier sono invece più economici all’acquisto e sembrano consumare meno energia in un primo momento, ma sono caratterizzati da una potenza di deumidificazione notevolmente più ridotta e al contempo da ca. il 400% in più di consumo energetico per ogni litro di condensa deumidificata.

Il consumo energetico di un deumidificatore ad adsorbimento con pari potenza di deumidificazione a confronto diretto con deumidificatori a compressione del freddo è superiore di persino il 100 %. Tuttavia i costi operativi passano in secondo piano quando si opta per un deumidificatore ad adsorbimento, poiché sussistono requisiti di impiego che solo un tale deumidificatore è in grado di soddisfare.


Auswahlfaktor Wirkradius

Fattore di scelta: raggio di azione

Deumidificatore a compressione del freddo: eccezionale per ambienti di qualsiasi dimensione

Maggiore è la dimensione dell’ambiente da deumidificare, più vantaggioso sarà l’impiego di un deumidificatore a compressione del freddo. Soltanto questo gruppo di dispositivi presenta la più ampia e diversificata gamma di potenti combinazioni condensatore-ventilatore per utenti privati.

Per il mantenimento dell’asciutto in ambienti di grandi dimensioni devono poter essere immesse nel deumidificatore quantità di aria umida altrettanto grandi con il conseguente impiego di un potente ventilatore. Per la deumidificazione efficace di tali quantità di aria il condensatore del dispositivo deve presentare quindi una potenza altrettanto elevata.

Quando scegliete il dispositivo che fa al caso vostro, fate attenzione dunque non soltanto all’idoneità per ambienti più grandi indicata dal produttore, ma controllate anche la plausibilità dei dati tecnici relativi alla potenza, al consumo di energia e alla deumidificazione. Semplice da ricordarsi: non ci sono molti litri per pochi Watt, anche se molti fornitori sembrano suggerirlo ;-)

Deumidificatori di Peltier: esperti per piccolissimi volumi

I dispositivi di Peltier non sono dei classici deumidificatori, poiché questi non sono stati concepiti per il mantenimento dell’asciutto in interi ambienti, bensì per la deumidificazione di aree specifiche. La loro struttura compatta e il funzionamento silenzioso rendono questa classe di dispositivi perfetta per l’impiego in armadi e scarpiere, dispense per alimenti o, se necessario, anche in piccoli bagni privi di finestre in assenza di grandi apporti di umidità (senza doccia), giacché i deumidificatori di Peltier sono adatti principalmente per ambienti senza un ulteriore apporto di umidità dall’esterno (vedi paragrafo successivo «Infiltrazione»).

Granulato

Questi essiccanti sono impiegati prevalentemente per proteggere la merce sensibile all’umidità durante il trasporto e lo stoccaggio. Chiunque conosce i sacchettini spediti insieme alle borse, agli articoli di elettronica, alle valigie, alle scarpe o ai medicinali. I sacchetti di granulato sono ottimi per il mantenimento dell’asciutto all’interno dei piccoli contenitori di trasporto della merce.

Tuttavia sul mercato sono venduti anche sacchetti più grandi con contenitore di raccolta sotto il nome di «deumidificatori». A questo scopo i granulati non sono però adatti per diversi motivi.

Da un lato la loro efficacia è limitata a pochi metri cubi di aria ed è percepibile soltanto in ambienti in assenza di qualsiasi ulteriore apporto di umidità dall’esterno (vedi paragrafo successivo «Infiltrazione»).

Inoltre i deumidificatori a granulato in rapporto alla loro potenza di essiccazione sono costosissimi, poiché essendo sistemi monouso richiedono il regolare acquisto di nuovi sacchetti. Quando l’acqua è satura, il granulato smette oltretutto di svolgere la propria funzione. Niente segnalazioni, niente notifiche di «serbatoio pieno», fine dell’essiccazione ;-)

Deumidificatore ad adsorbimento: tecnica professionale per ambienti piccoli e freschi

Soprattutto in cantine fresche, in ambienti interni non riscaldati o solo temporalmente riscaldati, questa classe di dispositivi è praticamente insostituibile.

È pur vero che i potenti deumidificatori a compressione del freddo possono essere altrettanto impiegati con almeno 12 °C in modo pressoché efficace, ma i deumidificatori ad adsorbimento raggiungono la potenza di deumidificazione necessaria al mantenimento dell’asciutto, in presenza di temperature ambientali medie costanti inferiori agli 8 °C, con un livello di maggiore efficienza.

Fattore di scelta:
gamma di funzioni

Un criterio determinante nella scelta del deumidificatore più adeguato può essere infine anche la gamma di funzioni.

I dispositivi della stessa classe di potenza differiscono nelle dotazioni di comfort che possono essere importanti per l’utente, a seconda dello scopo di utilizzo.

Per un funzionamento automatico periodico è bene che il dispositivo presenti un timer (24 ore) integrato e una relativa funzione timer per preselezionare lo spegnimento automatico.

Inoltre molti dispositivi offrono un funzionamento automatico comandato a igrostato, tuttavia alcuni tramite interruttore girevole privo di unità, altri attraverso un obiettivo di umidità precisamente preselezionato con inserimento del valore reale.

Anche il luogo di impiego può rivestire un ruolo non indifferente. Se intendete impiegare il dispositivo ad esempio nella modalità di funzionamento continuo senza tenerlo sotto controllo, in una casa vacanze o utilizzata solo il fine settimana, il deumidificatore dovrebbe presentare un attacco per il drenaggio in modo tale che la condensa possa defluire in uno scolo, invece di dover svuotare ogni volta con regolarità il contenitore per l’acqua.

Che si tratti di deumidificatori a condensazione con sistema automatico di sbrinamento a pompa di calore, deumidificatori ad adsorbimento, essiccatori Peltier o essiccatori a freddo tramite circolazione dell’aria, con l’assortimento di deumidificatori più ampio al mondo Trotec è in grado di offrirvi il deumidificatore comfort ideale per ogni esigenza. Con un click sull’immagine andate direttamente al nostro programma completo di deumidificatori comfort.
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Da non dimenticare: Infiltrazione

Da non dimenticare: Fattore di infiltrazione!

Quello che suona come un termine ripreso da un romanzo di spionaggio non si riferisce al pericolo di intrusione di nemici, ma alla penetrazione di aria umida dall’esterno. Con «infiltrazione» nel calcolo della capacità dei deumidificatori si definisce l’immissione dall’esterno di umidità aggiuntiva nell’ambiente da deumidificare.

Per questa ragione il fattore di infiltrazione riveste un ruolo importante nel calcolo della capacità del deumidificatore più adeguato. In fondo non è soltanto l’aria a contenere umidità nell’ambiente considerato. Anche dall’esterno penetra umidità, ad esempio a causa dello stato dell’isolamento degli edifici, attraverso le fessure delle porte o all’apertura di finestre, porte, ecc.

Se si desidera diminuire l’umidità di una stanza con una temperatura di 20 °C abbassando l’80 % di umidità relativa al 60 %, il contenuto di acqua dovrà essere ridotto da 13,8 g/m³ (80 % u.r.) a 10,4 g/m³ (60 % u.r.), quindi di 3,4 g per ogni metro cubo di aria.

In un ambiente con un volume di 100 metri cubi quindi sono 340 g o ml, non è vero? No. Questo perché va sempre considerata anche l’umidità proveniente dall’esterno.

Considerato un clima esterno di 25 °C con un’umidità relativa pari al 70 %, il contenuto di acqua dell’aria esterna è pari a 16,2 g/m³, dunque 5,8 g in più rispetto al valore registrato all’interno. In fin dei conti, anche questa umidità va a mescolarsi all’aria presente all’interno, fenomeno che può accadere tuttavia solo parzialmente, poiché la stanza è chiusa e ben isolata. A questo punto entra in gioco il fattore di infiltrazione fissato a 0,3 ad esempio per ambienti ben isolati.

Ogni ora quindi dall’esterno verrebbero apportati 5,8 g/m³ x 100 m³ x il fattore di infiltrazione 0,3 l/h = 174 g/h (0,174 l), che corrisponderebbe a una quantità di acqua giornaliera da deumidificare di 4,176 litri ogni 24 ore (0,174 l x 24).


L’essere umano produce circa 50 ml di umidità durante il sonno – all’ora!

L’uomo anche «sforna» umidità

Ma anche dall’interno viene apportato un valore di umidità aggiuntivo. Come nel caso dell’infiltrazione, anche questo è un carico di umidità supplementare. Anche solo un unico vaso di fiori aggiunge all’aria dell’ambiente ogni giorno all’incirca 150 ml di umidità in più. Questo è già più di quanto un tipico dispositivo di Peltier possa deumidificare in media entro 24 ore. Ma il fattore di carico di umidità assume ancora più importanza in presenza di persone nell’ambiente.

Ogni individuo produce ogni ora, anche solo durante il sonno, all’incirca 50 ml di umidità ceduti all’aria esclusivamente tramite la cute. Se la persona svolge un’attività sedentaria il carico aumenta già a 70 ml, se svolge lavori domestici supera i 100 ml. Per questo motivo è assolutamente necessario considerare questo apporto di umidità quando si sceglie il deumidificatore.

È evidente che in camera da letto non possono essere impiegati dispositivi di Peltier per il mantenimento dell’asciutto, visto che anche solo due persone che dormono otto ore a notte apportano ben 800 ml di umidità in più nell’ambiente e che nella pratica i deumidificatori di Peltier presentano al massimo una capacità di deumidificazione di soli 300 ml entro 24 ore. La mattina l’aria risulterebbe più umida della sera prima.

Se si considera poi che ad esempio ogni sessione di cottura cede all’aria circostante ben 2 litri di acqua e ogni doccia persino 2,5 litri, è palese che tutti i casi di applicazione caratterizzati da un carico di umidità aggiuntivo sono imprese irrealizzabili per i dispositivi di Peltier o per i granulati.

In fase di stima del fabbisogno, non dimenticate dunque di calcolare sempre le riserve di potenza per far fronte al carico di umidità aggiuntivo. La soluzione più semplice è seguire i consigli di impiego forniti da Trotec per ogni dispositivo, che prendono in considerazione tutti i tipici parametri di utilizzo.


Sintesi delle possibilità d’impiego
a seconda del tipo di deumidificatore

Condensazione Adsorbimento
Peltier (elettrico) Compressore Granulato Ruota d’essiccazione
Circolazione dell’aria Gas caldo
Mantenimento dell’asciutto in piccoli ambienti chiusi (< 10 m³) senza infiltrazione (apporto di umidità) consigliabile possibile possibile consigliabile possibile
Mantenimento dell’asciutto in ambienti con temperature
comprese tra 0 e 8 °C
consigliabile
Mantenimento dell’asciutto in ambienti con temperature
comprese tra 5 e 35 °C
consigliabile possibile
Mantenimento dell’asciutto in ambienti con temperature
comprese tra 15 e 35 °C
consigliabile consigliabile possibile
Essiccazione edile * * *
Bonifica dei danni causati dall’acqua * *
* solo versioni industriali, soluzione non adatta per deumidificatori comfort

Tecnica dei deumidificatori – Conoscenza pratica da Trotec

Conoscenza pratica deumidificatori – tutti i capitoli in sintesi

Capitolo 1: Conoscenza base umidità dell’aria – tutto assolutamente relativo
Capitolo 2: Sintesi dei procedimento di deumidificazione dell’aria – condensazione e adsorbimento
Capitolo 2.1: Deumidificatore a condensazione con tecnica a compressore
Capitolo 2.2: Deumidificatore a condensazione con tecnica di Peltier
Capitolo 2.3: Deumidificatore ad adsorbimento
Capitolo 3: Quale procedimento di deumidificazione dell’aria per quale scopo?